Azione D2

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Monitoraggio dei risultati di intervento crescita dello scanno esterno

Nel tempo lo Scanno, frammentato dal moto ondoso e affossato dalla subsidenza, è stato più volte smantellato e ricostruito a periodicità che si può stimare intorno ai 10-20 anni (Simeoni et al., 2007). Dopo gli anni ’80 lo Scanno, a causa di una sempre più crescente diminuzione degli apporti solidi fluviali e per la costruzione di alcune opere difensive, si è frammentato in più celle (Simeoni e Corbau, 2009; Simeoni et al., 2009) danno inizio a crescite ramificate lungo la freccia litorale seguendo lo schema a breve periodo di cannibalizzazione proposto da Orford et al. (1996). Quest’ultimo stile di crescita è di grande interesse per la comprensione dei sistemi freccia litorale – lagune perché, in alcuni casi, queste ramificazioni possono crescere fino a diventare una vera e propria freccia litorale. Una volta che si sono formate, le ramificazioni continuano a svilupparsi verso mare perchè nella zona d’ombra si depositano i sedimenti trasportati dalla deriva litoranea.

La realizzazione di questo intervento sperimentale richiede un’attenta attività di monitoraggio geomorfologico per verificare la performance dell’intervento. Il monitoraggio sarà condotto attraverso una serie di rilievi topobatimetrici. Tali rilievi dovranno essere effettuati su area vasta prima dell’inizio lavori e su un’area più ristretta dopo la realizzazione dell’intervento. E’ altresì importante effettuare una mappatura sedimentologica di dettaglio. Queste indagini dovranno essere correlate da una analisi delle forzanti meteo-marine.

Questa attività è stata avviata dal gruppo Unife a partire da Aprile 2015 ed è proseguita fino a luglio 2020. Per comprendere la dinamica dei sedimenti il monitoraggio è proseguito nel 2017, nel 2018, nel 2019 e nel 2020.

L’analisi ha valutato la direzione del flusso di energia longitudinale da Est verso Ovest e ha quantificato che l’andamento del trasporto solido netto lungo lo Scanno è di 54 N/S. Sull’area ristretta del pennello emerge come i fondali presentino un sostanziale bilancio positivo (+138.825 m3), corrispondente ad un tasso di variazione volumetrica di circa +0,08 m3/m2.

Il monitoraggio ha valutato l’intervento come positivo in quanto ha favorito la crescita di due banchi sabbiosi che rappresentano la fase iniziale di una nuova possibile geminazione.

A tal proposti oltre a quanto descritto dal monitoraggio si riportano di seguito due immagini in sequenza, dell’area del pennello, rispettivamente di luglio 2020 e marzo 2021, in quanto in inverno spesso si rilevano movimenti importanti. Le immagini sono state scaricate dai satelliti Europei Copernicus, sebbene la risoluzione per pixel sia limitata a 10 m  il pennello è distinguibile, indicato dalla freccia rossa, e la differenza di accumulo di sedimenti tra luglio 2020, immagine in alto, e marzo 2021 è perfettamente visibile.

L’azione si è conclusa nel mese di Dicembre 2020.

Deliverable: Report delle attività e dei risultati


a cura di:

Settore Pianificazione Territoriale, Turismo, Programmazione Strategica e Progetti Speciali